L’Echo des Labos n°9
L'écho des Labos n°9, di Stéphane Dugast, inviato speciale.
Saya de Malha, un laboratorio vivente
A poche ore dall’atterraggio, Francis Marsac, coordinatore delle operazioni scientifiche sul Banco Saya de Malha, fa un primo bilancio delle operazioni svolte.
Cosa resterà del nostro passaggio in questo mare poco profondo in mezzo all’oceano?
“Appena qualche traccia dei nostri attrezzi da trascinamento, che presto saranno offuscati dalle correnti che rimodellano senza sosta i sedimenti. In compenso, un magnifico raccolto di esemplari delle comunità bentoniche, raccolti su appena 60.000 m² suddivisi in cinque settori, lungo un percorso di 1600 miglia nautiche sul banco di Saya de Malha”, afferma il ricercatore, soddisfatto del buon andamento delle operazioni e con lo sguardo già rivolto al futuro.
È un momento di ottimismo.
I protagonisti
Francis MarsacFrancis Marsac, oceanografo e pescatore, è ricercatore presso l’IRD e coordina le operazioni scientifiche della missione nell’Oceano Indiano sulla secca di Saya de Malha.
Francis Marsac intervistato da Stéphane Dugast a bordo della S.A. Agulhas II.
.11_11_2022©Nicolas Mathys_Zeppelin_MonacoExplorations
Parlando con il nostro inviato speciale Stéphane Dugast, Francis Marsac fa un primo bilancio delle operazioni del 21 novembre 2022©Nicolas Mathys_Zeppelin_MonacoExplorations
Le ricerche condotte sul banco di Saya de Malha durante la missione nell'Oceano Indiano contribuiranno a sollevare qualche velo sui misteri e i segreti dell'isola invisibile?
La risposta sarà svelata nei prossimi mesi... ©Sven Bender_Autentic_MonacoExplorations