30 Settembre 2022

Nota del 30 settembre 2022

Un nuovo inizio

Céline Dimier, ingegnere biologo di Villefranche-sur-Mer, ci dà le sue prime impressioni sulla partenza da Città del Capo.
Una nuova missione, un nuovo inizio… e una nuova avventura oceanografica per questa veterana delle missioni scientifiche e delle spedizioni a lungo raggio.

Alla scoperta dei S.A. Agulahs II

Esci fuori, il più lontano possibile dalle mura, per arricchirti dall’interno.
È questo che dà senso alla vita.
Forse questa frase tratta da un libro è stata importante per me.
Non ricordo esattamente.
In ogni caso, l’ho spesso ripetuta e mi ha davvero aiutato a uscire dalla mia zona di comfort… una parola importante di questi tempi.

L’aereo sta per atterrare.
Tra le nuvole si intravede la Table Mountain, l’imponente altopiano che domina Città del Capo da un’altezza di 1.086 metri.
L’atterraggio è avvenuto senza problemi.
Scendemmo dall’aereo, completammo le formalità di immigrazione e ci dirigemmo verso l’hotel per una meritata notte di sonno.
Il giorno successivo mi sono unito al team di Explorations de Monaco sulla barca.

Ci dirigiamo verso il Water Front, Quai Est.
La nave Agulhas è attraccata.
Con il suo scafo rosso brillante, è impossibile non notarla.
Questa nave da ricerca sudafricana è enorme: 134 m di lunghezza, 7,65 m di altezza, 8 ponti.
Può ospitare un centinaio di persone.
Sono ai piedi della passerella; ecco, mi sto imbarcando.
A prima vista, è un vero e proprio labirinto.
Ci vorrà un po’ di tempo per non perdersi nei meandri dei corridoi.
Il tour inizia sul ponte 3, dove si trovano i vari laboratori.

La S.A. Agulhas II attraccata. Città del Capo.01-10-2022©Didier Théron_MonacoExplorations
Primo piano di bottiglie Niskin che formano una rosetta o CTD©Didier Théron_MonacoExplorations

È spazioso.
Anche la rosetta, uno strumento essenziale per l’analisi dell’acqua di mare, è lì, pronta per immergersi nelle profondità dell’oceano.
Mi vedo già in mare, con le attrezzature installate, le rampe di filtraggio, gli strumenti di misurazione, le bottiglie, i filtri… E tutti che si affollano intorno alle bottiglie Niskin per raccogliere l’acqua di mare ed effettuare le analisi.

Ai piani superiori si trovano l’auditorium, le sale di lavoro, la lavanderia e la palestra.
Tutto ciò che serve per trascorrere settimane a bordo senza perdersi nulla.
Sul ponte 5 si trova l’hangar dove possono essere stoccati fino a 2 elicotteri.
Per questa campagna, sarà utilizzato per conservare la trentina di galleggianti di profilazione che dovremo calare in mare e che effettueranno misurazioni della colonna d’acqua per diversi anni.
I dati saranno trasmessi regolarmente via satellite al laboratorio.
Sul cassero, il ROV sta saggiamente aspettando di essere dispiegato in mare.
Verrà testato il giorno successivo alla partenza da Città del Capo.

Finalmente mi è stata assegnata la mia cabina.
Sono fortunato, ho una cabina tutta per me sul ponte 7.
Con una panca, una scrivania, un bagno e persino un divano, sarà il mio rifugio di pace per i prossimi due mesi di missione.
Non mi soffermo su questo aspetto perché sta per iniziare il briefing sulla sicurezza da parte del primo ufficiale.
La tuta di sopravvivenza, il giubbotto di salvataggio, la zattera per evacuare la nave, tutto viene rivisto.
Ma non preoccuparti, andrà tutto bene.

Partire all'avventura

Al calar della sera, è il momento di posare i piedi un’ultima volta prima di ripartire per godersi il trambusto del Water Front.
Un’ultima nuotata tra la folla, un’ultima foto ai leoni marini che dormono sui pontili.
Domani salperemo per l’Oceano Indiano!

Galleria fotografica

Un leone marino del Capo riposa su uno dei pontili del lungomare.
Città del Capo_30_09_2022©Didier Théron_Monaco

S.A. Agulhas II_Ponte elicotteri e hangar©Céline Dimier

Esercitazione di sicurezza a bordo della S.A. Agulhas II.
Tuta di sopravvivenza.
04_10_2022©D.Théron_MonacoExplorations

Foca del Capo, Arctocephalus pusillus©DidierThéron_MonacoExplorations

Il lungomare.
Città del Capo.
Sudafrica.
01_10_2022©Didier Théron_Monaco Explorations

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Céline Dimier est la première des scientifiques de la mission océan Indien des Explorations de Monaco accueillie à bord du S.A. Agulhas II. Impressions à chaud au départ du Cap. Céline Dimier_02_10_2022©Didier Théron_MonacoExplorations

Céline Dimier

Questa ingegnere di biologia marina lavora per il CNRS di Villefranche-sur-Mer dal 2014.
È responsabile della gestione della piattaforma di analisi SAPIGH (servizio di analisi dei pigmenti mediante HPLC: cromatografia liquida ad alta pressione).
In questa missione fa parte del team guidato da Hervé Claustre, responsabile del progetto BGC Argo.

Dal 23 al 31 ottobre 2019

Nota del 30 settembre 2022

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