Auriane Pertuisot, responsabile dei progetti marini presso la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, coordina dal 2019 una coalizione di donatori dedicata alla protezione della foca monaca del Mediterraneo: la Monk Seal Alliance.
In questo post, spiega la ragion d’essere della coalizione, le sue azioni e i suoi risultati.
La Monk Seal Alliance è uno dei partner delle Missioni di Esplorazione del Mediterraneo di Monaco.
Nell’ambito della sua missione di educazione e sensibilizzazione, ha partecipato alla progettazione della mostra “Time for Action: Mediterranean Marine Areas”, inaugurata a Barcellona il 9 aprile 2024 in occasione del secondo incontro del Decennio degli Oceani.
Protezione della foca monaca mediterranea
La ragion d’essere dell’Alleanza della Foca Monaca
La foca monaca del Mediterraneo, Monachus monachus, è una delle specie di mammiferi marini più minacciate al mondo.
Con meno di 900 individui rimasti, distribuiti principalmente tra Grecia, Turchia e Cipro nel Mediterraneo e Mauritania e Madeira nell’Atlantico, la sua conservazione è fondamentale per la biodiversità marina.
La Monk Seal Alliance svolge un ruolo importante nella protezione di questa specie emblematica, sostenendo progetti di conservazione e coordinando le varie iniziative a livello regionale.
Chi è la foca monaca del Mediterraneo?
La foca monaca mediterranea può misurare fino a 2,4 metri e pesare fino a 320 kg.
La caccia alla foca monaca è stata una delle prime pressioni umane su questa specie.
Fin dall’antichità, le foche monache sono state cacciate per la loro pelle, il grasso e la carne.
Questo sfruttamento intensivo ha ridotto notevolmente il loro numero.
Storicamente, le foche utilizzavano principalmente le spiagge per riposare e riprodursi.
Tuttavia, hanno gradualmente adottato grotte marine inaccessibili, lontane dalle attività umane, per trovare un po’ di pace e tranquillità.
Oggi, le principali minacce per la specie sono la perdita dell’habitat a causa delle costruzioni costiere e del turismo di massa, nonché l’impigliamento accidentale nelle reti da pesca o l’uccisione deliberata.
Le azioni dell’Alleanza della Foca Monaca
- Protezione dell’habitat: MSA collabora e sostiene i governi e le ONG locali per creare e gestire aree marine protette (AMP).
Se le organizzazioni che le gestiscono dispongono di risorse umane, tecniche e finanziarie adeguate, queste aree offrono un rifugio sicuro alle foche. - Monitoraggio e ricerca: l’Alleanza finanzia progetti di ricerca per comprendere le caratteristiche delle popolazioni di foche e per studiarne il comportamento, gli habitat e le esigenze.
Queste informazioni sono fondamentali per comprendere le minacce che devono affrontare e per dedurre le priorità di conservazione. - Sensibilizzazione ed educazione: sensibilizzare l’opinione pubblica è essenziale per la conservazione a lungo termine delle foche monache.
L’MSA sostiene campagne educative per informare le comunità locali e i turisti sull’importanza di preservare questa specie. - Risposta di emergenza: in caso di foche ferite o in difficoltà, l’MSA può supportare le organizzazioni che forniscono cure veterinarie prima di rilasciarle in un’area marina protetta.
Impatto e risultati
Grazie all’impegno dell’Alleanza per la foca monaca e dei suoi partner, sono stati ottenuti diversi successi degni di nota.
Le popolazioni locali di foche mostrano segni di ripresa e sono state istituite nuove aree marine protette.
L’ultima valutazione globale della lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura conferma un aumento della popolazione.
La collaborazione internazionale e i partenariati locali sono alla base di questi successi, a dimostrazione dell’importanza di un approccio collettivo alla conservazione della fauna marina.
Auriane Pertuisot
Coordinatore della Monk Seal Alliance dal 2019. Responsabile dei progetti marini presso la Fondazione Principe Alberto II di Monaco.