Nuove tecniche di esplorazione
Uno degli obiettivi del Principato e del suo Sovrano attraverso le Esplorazioni di Monaco è quello di incoraggiare l’emergere di nuove tecniche di esplorazione dell’ambiente marino e della sua biodiversità durante le missioni, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle osservazioni sul campo, facilitare il campionamento e raccogliere più dati in condizioni migliori. Questi nuovi strumenti vengono testati e sperimentati per far progredire la nostra conoscenza dell’oceano e delle creature viventi che lo abitano. La loro attuazione comporta anche lo sviluppo delle relazioni e della cooperazione tra lo Stato monegasco e molti Paesi del mondo.
Saper tornare al tavolo da disegno...
Studiare il mare significa spesso confrontarsi con la realtà! Quanti dispositivi o sistemi altamente sofisticati e talvolta molto costosi sognati all’angolo di una scrivania si rivelano effettivamente efficaci? Quanti prototipi sono stati testati e poi abbandonati prima di arrivare a uno strumento operativo di indagine, campionamento o prelievo? A volte la strada da percorrere per passare da un’idea brillante al suo sviluppo e alla sua realizzazione finale è lunga, lunghissima. Studiare un ambiente così inaccessibile e talvolta ostile come il mare è un’avventura a tempo pieno…
Le nostre operazioni di dragaggio, pesca a strascico e reti verticali rimangono ridicolmente sporadiche, accidentali e puntigliose rispetto all’immensità della superficie. Immaginate cosa potreste sapere sulla fauna della Francia se solo la esploraste! 1. un palloncino 2. attraverso uno strato permanente e spesso di nuvole 3. per mezzo di un rampino e di un cesto di insalata fatto oscillare alla cieca all’estremità di una corda?
Théodore Monod, estratto da Plongées profondes-Bathyfolages. 1954.
Raquel Vasconcelos ha programmato una telecamera a infrarossi. Ilot Branco © Explorations de Monaco.
Registrazione e rilevamento della biodiversità marina al di fuori della presenza umana. Malpelo © Frédéric Buyle. Esplorazioni di Monaco.
Inventario della fauna selvatica: carta, matita, GPS, macchina fotografica... e una buona occhiata. Madeira © Olivier Borde. Esplorazioni di Monaco.
Transetto subacqueo con una moto d'acqua. Madeira. Olivier Borde. Esplorazioni di Monaco.
Filtrazione dell'acqua di mare per il DNA ambientale. Nuova Caledonia © Explorations de Monaco.
La chiatta Planète Méditerranée dell'INPP. Giunzione tra la torretta di immersione profonda e la cabina di pilotaggio. Didier Théron. Esplorazioni di Monaco.
Il drone subacqueo o ROV (Remote Operated Vehicle) utilizzato durante la missione ENCOR nel Mar Rosso. Yoav Lindmann.
Immersione in profondità a bordo del sottomarino tascabile Jago. Norvegia © Magali Boussion. Esplorazioni di Monaco.
Immersione in apnea con una telecamera a 360° © Frédéric Buyle. Esplorazioni di Monaco.
Dalle semplici pompe per l'acqua all'intelligenza artificiale
Alcune delle più grandi scoperte sono state fatte con pezzi di spago… o con semplici pompe ad acqua, ancora oggi! Dai più semplici ai più sofisticati, durante le missioni di Monaco Explorations viene utilizzata un’ampia gamma di dispositivi e strumenti: dai cestini di campionamento alle telecamere subacquee ad alta definizione, dalle apparecchiature di registrazione del suono altamente sofisticate ai dispositivi telecomandati, senza dimenticare i fari utilizzati per raccogliere dati via satellite, la scienza si spinge costantemente oltre i confini …