28 settembre 2020

Il Principato di Monaco sostiene il programma Argo

Il Principato di Monaco sostiene lo sviluppo multidisciplinare del programma Argo, un programma di punta per l'osservazione degli oceani.

Dall’agosto 2020, la Société des Explorations de Monaco collabora allo sviluppo e al consolidamento del programma Argo e della sua componente biogeochimica (BGC-Argo), nell’ambito del Global Ocean Observing System (GOOS).
Questo supporto prevede il finanziamento di un ufficio del programma con sede presso il Museo Oceanografico di Monaco, con un responsabile del progetto presso l’Institut de la Mer de Villefranche (IMEV), supervisionato dal CNRS e dall’Università della Sorbona.
Il posto è direttamente collegato al centro JCOMMOPS dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) e della Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO.

Il compito principale del project manager sarà quello di organizzare il programma BGC-Argo e sviluppare forti sinergie con altri programmi di osservazione oceanica, in particolare nella regione del Mediterraneo.
Questo finanziamento rappresenta un importante contributo del Principato di Monaco all’oceanografia mondiale e alla sua governance, in vista di una gestione sostenibile degli oceani.

Mappa dei galleggianti BGC-Argo attivi nell'agosto 2020

BGC-Argo: una nuova generazione di galleggianti autonomi multidisciplinari per una migliore comprensione dell'oceano

Dal 2000, sotto l’egida del CIO e dell’OMM, il programma internazionale Argo ha fornito un monitoraggio a lungo termine della temperatura e della salinità degli oceani del mondo utilizzando robot autonomi (galleggianti profilatori).
Gli strumenti compiono cicli di 10 giorni durante i quali sondano fino a 2.000 metri di profondità e vanno alla deriva con le correnti, per poi tornare in superficie e trasmettere i dati via satellite prima di ripartire per una nuova immersione.
Nel 2019, Argo ha definito la sua visione strategica per i prossimi 10 anni basata su tre componenti che, insieme, le permetteranno di dispiegare e gestire una flotta di 4.000 strumenti: core-Argo, che estende il programma iniziale, deep-Argo, che estende le osservazioni all’oceano profondo (6.000 m) e Biogeochemical-Argo (BGC-Argo).

Lanciato nel 2016, BGC-Argo mira a creare una rete di 1.000 galleggianti di profilazione di nuova generazione che misurano altre sei variabili essenziali per comprendere i processi biogeochimici e la loro evoluzione: concentrazioni di clorofilla, particelle in sospensione, ossigeno e nitrati disciolti, pH e illuminazione subacquea.
BGC-Argo è gestito da un comitato co-presieduto in Francia da Hervé Claustre, direttore di ricerca del CNRS pressol’IMEV, e negli Stati Uniti da Ken Johnson, scienziato senior presso il Monterey Bay Aquarium Research Institute.

Tutti i dati raccolti vengono messi a disposizione della comunità scientifica internazionale in tempo reale sotto forma di Open Data e vengono analizzati in diversi laboratori di riferimento.
Le due principali responsabilità del futuro responsabile del progetto saranno quelle di promuovere e sviluppare BGC-Argo a livello internazionale e di integrare i sistemi di osservazione regionali del Mediterraneo.

Galleggiante subacqueo BGC-Argo ©IMEV D.Luquet

Molte aree oceaniche non sono ancora coperte

Per coprire l’intero oceano mondiale e comprendere meglio il suo funzionamento e la sua evoluzione, è necessario dispiegare altri galleggianti.
In collaborazione con Hervé Claustre, Monaco Explorations intende contribuire al dispiegamento di diversi galleggianti in aree relativamente sconosciute, formando esperti locali e incoraggiando la diffusione delle conoscenze tra i giovani, in particolare sostenendo l’iniziativa “Adotta un galleggiante “.